Dallo studio di fattibilità alla software selection: analisi e scelta degli strumenti e delle tecnologie

La software selection segue dei percorsi di valutazione che prevedono un arco di attività e di approfondimenti che vanno dallo studio di fattibilità alla software selection.


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Fonte: http://www.websitepromotion.it/content/view/50/83/

Gli aspetti che vengono tradizionalmente considerati nella software selection sono i seguenti:
– copertura funzionale (ampiezza e profondità);
– tecnologia del software;
– costi di avvio;
– canone di manutenzione annuale;
– costi di manutenzione ed aggiornamento;
– costi organizzativi;
– competenza del partner tecnologico;
– robustezza e possibili evoluzioni della soluzione.

I criteri sopra elencati non mi soddisfano. la software selection deve considerare che il software una volta che entra in funzione (se tutto va bene …), ha un impatto con l’organizzazione e con il Sistema Informativo esistente molto più ampio di quello che inizialmente si tende a (non) valutare. Molto spesso si assiste a riunioni di pianificazione di un progetto nelle quali si dibatte sui vari tipi di tecnologie:
– ambienti di sviluppo,
– middleware
– database
– strumenti di gestione delle configurazioni ecc.
La software selection, la scelta di una tecnologia, o di uno strumento di sviluppo, è particolarmente difficile e, poiché incide in modo significativo sullo svolgimento del progetto, è essenziale che sia compiuta sulla base di considerazioni tecnico-economiche adeguate, molto dettagliate quali, ad esempio, le seguenti.

  • Copertura funzionale:
    Gli applicativi, il middleware, l’infrastruttura IT, ecc. sono in grado di coprire i requisiti (architetturali, funzionali ed organizzativi) richiesti?
  • Qualità intrinseca della tecnologia:
    Quali sono le prestazioni e funzioni garantite?
  • Allineamento con le caratteristiche del progetto:
    È inutile scegliere una tecnologia eccellente, ma inadatta al progetto che si deve svolgere.
  • Compatibilità e vincoli tecnologici:
    Questa tecnologia deve integrarsi con altri componenti preesistenti? Se sì, è in grado di farlo? Occorre tener presente le necessità e/o le compatibilità di integrazione/interoperabilità con il sistema informativo dell’azienda unitamente alla la scalabilità dell’applicazione con altri moduli o software del fornitore/partner tecnologico.
  • Transizione e facilità di apprendimento:
    È semplice adottare questa tecnologia e quanto è già conosciuta dal team di progetto?
  • TCO – Total Cost of Ownership:
    Quanto costa acquisire e soprattutto mantenere nel tempo una tecnologia? Spesso ci si concentra sul suo costo iniziale e non si presta attenzione ai costi di manutenzione e/o aggiornamento. Il TCO deve avere un’enfasi sui costi e/o canoni di assistenza e di manutenzione evolutiva negli anni.
  • Lock-in:
    Quanto questa tecnologia vincolerà scelte future? Il personale IT sarà in grado di sostituirla in modo ragionevolmente facile, nel momento in cui ci fossero alternative più convenienti?
  • Affidabilità e del fornitore e indipendenza dal fornitore:
    Quanto affidabile è il fornitore della tecnologia? L’implementatore può contare sul suo supporto stabile e competente? È assicurata indipendenza da fornitore?

Queste osservazioni sono solo alcune tra quelle che il responsabile di un progetto deve considerare al momento di una scelta tecnologica importante. Purtroppo, molto spesso queste decisioni sono governate da criteri di carattere commerciale o addirittura ideologico. È invece essenziale che tutti gli aspetti chiave di una scelta siano opportunamente considerati e pesati.

Per ulteriori approfondimenti e per proseguire questo percorso di software selection, consiglio di leggere anche l’articolo: “Scegliere un’architettura: linee guida e ruolo del middleware”.

Leonardo Milan

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