Online Advertising. Agenzie specializzate o agenzie olistiche? Importanza del processo creativo
Per la realizzazione di progetti importanti (non solo a livello d’investimento economico), ho sempre visto la presenza delle seguenti tipologie agenzie o strutture coinvolte nel progetto:
- Creative and Advertising Agency
- PR Agency
- Event Agency
- Centro Media
- Web Agency
- Viral Agency (nuova entrata, a supporto della Web Agency)
Le prime quattro sono un’evoluzione delle agenzie pubblicitarie, negli ultimi anni nelle campagne marketing sono coinvolte anche le Web/Viral agency.
E’ chiaro che la domanda che pongo nel titolo dell’articolo è provocatoria in quanto l’Agenzia Olistica è un po’ l’isola che non c’è, il sogno che ogni azienda vorrebbe avere come fornitore-partner (quando non è organizzata al proprio interno in modo integrato a livello marketing).
Tutto è determinato dal processo creativo e di strutturazione di una campagna o o di un progetto. Sulla base della mia esperienza, ritengo che tale processo debba compiersi nei seguenti step principali:
- Analisi (esigenze, mercato, concorrenti, ecc.)
- Definizione/descrizione del problema (posizionamento, copy strategy, ecc.) e degli obiettivi
- Ricerca delle soluzioni/idee (creatività)
- Selezione delle soluzioni/idee
- Sviluppo, stesura del progetto e realizzazione
L’approccio sopra delineato è e dev’essere neutrale, non declinato in partenza sulle specializzazioni (Creative, ADV, PR, Web, Viral) e trans-mediale in grado di muoversi su più canali/media. E’ un schema che tiene conto delle metodologie di problem setting, problem solving unite al project management. Perché questi cinque step, pur essendo semplici e logici (quasi ovvi), sono di così difficile attuazione? Provo a delineare alcune cause, anche sulla base di esperienze concrete:
- Nel caso in cui i primi due step (analisi e obiettivi) sono contenuti nel brief del cliente/committente
- in questo caso la ricerca delle soluzioni è fortemente condizionata dal brief del cliente ed è difficile dimostrare, poi, che la soluzione/idea non va bene a causa del brief sbagliato o incompleto
- il committente formulando i primi due step (analisi e obiettivi) potrebbe tendere a non uscire dalla proprie impostazioni, abitudini mentali e cliché, aspettandosi solo soluzioni estetiche che confermano la strategia da lui individuata (in questo case le gare possono essere vinte anche sulla base dell’offerta economica …)
- sia bypassato il primo step di analisi
- il secondo step (problema/obiettivi) sia rappresentato prevalentemente dall’impostazione e dalla mentalità della direzione artistica
- il terzo step (ricerca delle soluzioni) non sia caratterizzato da brainstorming (con libertà creativa e di esposizione delle idee), ma da incontri con esposizione di idee dei singoli sottoposte da subito al vaglio/giudizio della direzione artistica…
- la ricerca ideativa (quarto step) rischia di trascurare il web e i new media in generale
- la proposta delle soluzioni è orientata a soddisfare il management marketing e pubblicitario del committente piuttosto che il pubblico/target dell’azienda (conseguenza derivata soprattutto dalla scarsa attenzione ai primi due step dell’analisi e del progetto)
Il caso in cui il processo creativo sia sviluppato da un web agency, il lo approfondirò in un altro articolo… nel frattempo, anticipo i nuovi tipi di Agency che andrò ad approfondire a partire dalla seguente grafica: