Incrementare la capacità di ascolto con il passaparola.

imageIl Passaparola definisce una informazione passata di bocca in bocca tra soggetti. Esiste da sempre.
Riporto qui di seguito alcuni suggerimenti che ho raccolto sulle tecniche del passaparola. La forma delle domande, tipica del coaching, consente di apprendere… dandosi le giuste risposte… attraverso la seguente check list.

  • Parlate con i "veterani" dell’azienda?
    • All’inizio molte im­prese si sviluppano grazie al passaparola; forse hanno se­guito delle tattiche per stimolarlo.
    • Cercate di venire a co­noscenza delle strategie e dell’atteggiamento generale che le ha favorite nei primi anni: in che modo potete imitare questo approccio efficace?
  • Parlate con i clienti?
    • Che tipo di risposte essi ottengono dall’azienda?
    • Usate il gergo del marketing o il linguaggio di tutti i giorni? Intrattenete delle conversazioni reali con loro?
  • Misurate il passaparola mentre è in corso?
    • Conoscete il vostro Net Promoter Score?
    • Qual è la percentuale di consu­matori che hanno sentito parlare di voi grazie ai loro ami­ci?
    • Quale percentuale delle voci che circolano è positiva e quale è negativa?
    • In quale misura queste voci si basano sull’esperienza o sono mediate?
  • imageParlate con chi è a diretto contatto con i clienti?
    • Dialogate anche con il personale del cali center, con gli addetti al servizio clienti, con i rivenditori, con l’assistenza tecnica, e domandate loro che cosa dicono di voi i consumatori: sono soddisfatti?
  • Prestate attenzione ai commenti del settore?
    • È importan­te ascoltare non solo i giudizi dei consumatori, ma anche quelli del settore in cui operate. I primi indicano ciò di cui parlano gli utenti oggi, mentre i secondi vi possono fornire indizi su ciò di cui i clienti parleranno domani.
  • Dimostrate ai clienti che li ascoltate?
    • Il metodo migliore per farlo è agire.
    • Risolvete i problemi di cui si lamentano?
    • Accettate suggerimenti?
    • Se ascoltate ma non prestate ve­ramente attenzione, i clienti potrebbero smettere di parla­re con voi.
  • Utilizzate tutti gli approcci possibili per ascoltare le voci che circolano?
    • Leggete i commenti sulla vostra azienda nei vari blog, newsgroup e forum online?
  • Parlate con i "veterani" dell’azienda?
    • All’inizio molte im­prese si sviluppano grazie al passaparola; forse hanno se­guito delle tattiche per stimolarlo.
    • Cercate di venire a co­noscenza delle strategie e dell’atteggiamento generale che le ha favorite nei primi anni: in che modo potete imitare questo approccio efficace?
  • imageDovete ascoltare le voci che circolano, e il miglior sistema per farlo è parlare con la gente.
    • Ogni volta che vi avvalete di un’altra persona come messaggero – che sia un intervistatore, un rivenditore, un moderatore di un focus group – aggiungete un filtro. Andate sul campo per dialogare direttamente con i clienti.
  • In che modo potete offrire un servizio migliore?
    • Qualcun altro nell’azienda sta intraprendendo un’iniziativa interessante riguardo al marketing del passaparola?
    • Se la­vorate per una grande organizzazione, prestate attenzione a ciò che fanno gli altri. (Esaminate il case study della Intuit per trovare alcuni spunti.)
  • Vi informate su ciò che dicono i clienti?
    • Quali consigli cercano i consumatori nella vostra categoria di prodotti?
    • Che cosa dicono agli amici sulla vostra azienda?
    • E sui vostri concorrenti?
    • Sono soddisfatti delle attuali soluzioni offer­te dal mercato?
  • In quale momento i clienti consigliano il vostro prodotto?
    • Subito dopo averlo acquistato o quando iniziano a osser­varne i benefici? Cercate di stimolare la discussione in fasi cruciali, quando i consumatori hanno una propensione na­turale a parlare del prodotto.
  • Seguite il "brusio" visivo?
    • Visitate siti come Flickr.com, YouTube e altri effettuando ricerche sulla vostra marca? E su quelle concorrenti?
  • Quali commenti immaginate che esprimano i consuma­tori?
    • Nel libro Word-of-Moutk Marketing, Andy Sernovitz consiglia di effettuare il test "pass-in-Xhe-hall".
    • Quali opi­nioni si scambiano i clienti sul prodotto in pochi secondi?
      • «Dovresti provare X, è fantastico». «Ma ci credi che Y riesce a…?» «Non c’è niente di meglio di Z per…».

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Fonte immagini:

– networkdisuccesso.com; sportbrandmanagement.com; buzzcanuck.typepad.com; socialmouths.com

Internet in Italia, un paese arretrato nella rete ma che è avanti nel mobile

imageSono andato un po’ a curiosare in rete per avere aggiornamenti circa la diffusione di internet e dei Social Network in Italia. Ho prestato attenzione anche alle due peculiari caratteristiche del digitale italico:

  1. Una forte diffusione del mobile (leggi smartphone e touchphone), che trainerebbe l’utilizzo di internet a scapito di una banda larga poco performante e non molto diffusa in tutte le aree geografiche (vedi: digital divide)
  2. Un’alta penetrazione, percentuale di presenza nei social network (soprattutto Facebook), rispetto al totale del popolo di navigatori.

Queste due macro-tendenze anche nel 2013 (che  riprendono i dati ed i parametri degli anni precedenti), risultano confermate. Da questa situazione ne esce un quadro quasi drammatico, se confrontato con i ritardi da parte delle aziende e delle PMI in particolare:

  • Nell’adozione dei Social Media come strumento di ascolto e fidelizzazione dei propri clienti (per l’acquisizione di nuovi clienti i Social non sono lo strumento più adatto…)
  • Nell’utilizzo interno delle social technologies, per i processi di condivisione del know-how (vedi Social Business, ampliamente trattato in questo blog, soprattutto in versione collaborativa…, vedi anche Hype Cycle di Gartner riportato infondo a questo articolo) 

Questo articolo approfondisce il precedente Quanto tempo stiamo in rete e che cosa facciamo con i social, che si basava su di un’infografica e su dati internazionali… In un prossimo articolo approfondirò anche un GAP, un’arretratezza delle PMI anche nel campo del buon vecchio Web Marketing, il che è tutto dire. Vediamo la rilevazione che ho fatto. Mi scuso per eventuali incompletezze, ma ho fatto il match tra diverse fonti…

La presenza di internet e del mobile in Italia

Vediamo alcuni dati sulla presenza di internet in Italia (fonte Audiweb 2013 e Eurispes 2013):

  • imageSono oltre 68,2% delle famiglie italiane (14,8 milioni) dichiara di disporre di un accesso a internet da casa attraverso computer, e ben 37,8 milioni gli italiani che navigano in internet e ci stanno per circa 1 ora e 23 minuti. Il maggiore tasso di utilizzo di internet è peri al 100% tra i dirigenti, quadri e docenti universitari seguito dai giovani, il  94% degli 11-34enni.
  • Che cosa fanno gli italiani su Internet? Ecco un dettaglio:
    • Il 97,1 % invia e riceve e-mail regolarmente
    • il 60,6% guarda video su YouTube
    • il 50% consulta regolarmente uno o più blog
    • il 45,2% chatta con amici e colleghi
    • il 40,6% si intrattiene nei videogame online
    • il 38,3% scarica filmati, video, musica o giochi musica
    • il 35,6% legge e scrive sui forum.
  • L’accesso via mobile, è di 17,9 milioni di persone che dichiarano di poter accedere a internet da telefono cellulare/smartphone (il 38% degli 11-74enni), e 3,7 milioni da tablet (il 7,8% dei casi).
    • Solo 6,6 milioni però hanno scaricato almeno applicazioni, le App mobile (di cui il 77% gratuite)
  • imageOltre l’80% dei navigatori utilizza i social network, per cui significa che il 23-24 milioni di italiani (un terzo di tutta la popolazione), abita anche nei Social Media. In particolare per i Social Network:
    • Facebook si conferma con ampio margine il Social Network più diffuso anche in Italia: lo usa il 97,3% (22,8 milioni) dei navigatori che partecipano a Social Network.
    • Twitter si conferma al secondo posto usato da quasi un soggetto su 3 (31,7%). Bisogna vedere poi quanti lo utilizzano attivamente
    • Al terzo posto si classifica Linkedin (16,1%)
  • Come va l’eCommerce? Ecco un estratto del rapporto 2013:
    • Il 29% degli Italiani cerca info su Internet prima di andare in negozio, il 23% compra dopo aver letto un giudizio positivo, il 21% non compra dopo aver letto commenti negativi (fonte: Nielsen)
    • Il 57% dei navigatori abituali è iscritto ad almeno un gruppo d’acquisto (es.: Groupon).
      In particolare, il 29,6% ha fatto anche concretamente acquisti attraverso uno di questi gruppi:
      • I prodotti/servizi più acquistati tramite gruppi online sono:
        i pasti (pranzi, cene, aperitivi), comprati dalla metà di chi ha fatto acquisti;
        seguono la tecnologia: apparecchiature tecnologiche (41,2%),
        trattamenti estetici e pacchetti benessere (40,3%), viaggi (39,2%).
    • il 27,4% si è invece fermato all’iscrizione senza fare acquisti con i gruppi di acquisto
    • Il 26% ha acquistato biglietti per spettacoli/mostre, il 20,3% visite mediche, il 17,5% corsi, il 17,1% prodotti alimentari. Il 17,3% ha comprato altri prodotti/servizi.

Altri grafici sull’utilizzo di Internet e dei Social network in Italia

Un altro grafico riporta la crescita degli investimenti pubblicitari, a livello globale: 1. la TV; 2. i Giornali; 3. Internet. 
L’indice del cambiamento è il mondo dei media (fonte: Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano):

  • il calo degli introiti, in un mercato che vale complessivamente 16,7 miliardi di euro, contro i 16,9 dello scorso anno, è dell’uno per cento: una sostanziale "tenuta", frutto però di dinamiche contradditorie.
  • Se è fenomeno noto il calo di lettori, spettatori e inserzionisti che riguarda carta stampata e televisione tradizionale – malgrado possano contare ancora su un giro d’affari da 11,4 miliardi di euro – anche nel digitale non tutto brilla:
    dei 5,3 miliardi prodotti dai nuovi media, 3,8 sono infatti appannaggio del digitale terrestre e della tv satellitare che però continua a proporre un modello inadatto, e quindi a perdere spettatori

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Penetrazione dei Social Network: l’Italia batte gli Stati Uniti!

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Mentre la popolazione mondiale cresce di 3 persone al secondo, nello stesso attimo vengono venduti 38 dispositivi mobile  (fonte: LiMo Foundation)

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Ecco un tabella sintetica di come internet influenza i comportamenti e le decisioni di acquisto: vacanze, tecnologie e mobile più assicurazioni sono oltre il 50%.

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Prospettive e trend per la Social Collaboration

Come si concilia la prospettiva business di tutta questa potenzialità del web e dei social network?
Gartner ha rivelato la sua ultima ‘Hype Cycle’ del 2013 – una serie di relazioni che offrono una rappresentazione grafica della maturità e l’adozione di tecnologie – concentrandosi sulla Social Collaboration nelle imprese. Essa mostra che l’uso di tecnologie sociali per soddisfare le esigenze di business è in aumento con crescenti aspettative della loro efficacia.

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