Best Practices nelle Digital PR. Alcune buone pratiche e strumenti delle pubbliche relazioni digitali

Le pubbliche relazioni digitali sono una competenza, un mestiere, che non può essere confuso con l’ufficio stampa online…

Attenzione e proattività

imageL’attività di Digital PR dev’essere proattiva, deve poter prendere spunti e informazioni da ogni messaggio in rete.
Non si può mai avare la sensazione compiacente che i clienti (dei committenti) hanno ciò di cui hanno bisogno. L’ascolto e il monitoraggio delle loro conversazioni, sentimenti, idee e modi che vogliono interagire con voi. Essere proattivi significa che si sta utilizzando la tecnologia più recente per comprendere appieno queste conversazioni e le percezioni dei consumatori si espongono. Naturalmente, l’ascolto attivo e di essere connessi attraverso i social media anche fare in modo che alcuni commenti negativi generino discussioni che possano degenerare in situazioni di inaspettate crisi.

Contano i contenuti e le conversazioni sui contenuti

imageContano i contenuti e le relazioni che il brand intrattiene attraverso argomenti interessanti per il pubblico di riferimento.
Per promuovere la discussione e l’attenzione per un brand che si occupa di cucina, per esempio, occorre:

  • puntare su elementi come il divertimento, il cibo, la cucina, l’attività all’aria aperta in estate, tutti fattori che si pongono come elementi favorevoli nella condivisione tra persone.
    • Le motivazioni intrinseche per gli utenti, sono quelle di riuscire a cucinare una ricetta, imparare a utilizzare gli strumenti propri del barbecue, perché si prova soddisfazione in questo tipo di attività, nel condividere e divertirsi con amici e familiari. La curiosità
  • L’utente potrebbe ricevere gratificazioni dal fatto di essere individuato all’interno del gruppo come la persona che è maggiormente capace di cucinare per gli altri e se stesso, e essere premiato dalla giuria e dai partecipanti all’iniziativa. Inoltre è un momento nel quale si possono insegnare ricette e consigli a persone che hanno meno conoscenza sull’argomento.
    • Altra motivazione potrebbe essere un bisogno di autorealizzazione e di accettazione da parte dei membri del gruppo, necessità che verrebbe risolta tramite la preparazione delle griglie e dei piatti.

Strategie guidate dal flusso delle conversazioni

 imageLe Digital PR devono essere sostenute da tattiche per sostenere i loro programmi di comunicazione. Queste tattiche devono però essere comprese in un approccio pianificato con le finalità e gli obiettivi di svolte, dimostrerebbero una profonda comprensione del pubblico, sviluppare messaggi che risuonano con le brand community, raggiungere le persone dove si riuniscono (a volte occorre andare anche nei posti e non solo nei canali online…. La pubblicazione di post, l’invio di comunicati stampa ,degli aggiornamenti (più foto e video correlati…), tweeting e pubblicazione su Facebook sono gli elementi tattici di un programma di comunicazione. Perché, quando e come si partecipa, attraverso quali canali specifici, è il pensiero strategico necessario per il successo della comunicazione.

L’impatto delle comunicazioni online è anche in forma di soddisfazione della clientela (su questo pubblicherò un altro articolo), legata al sentimento e testimonianze positive, copertura editoriale attraverso media diversi (tra cui i social media), la manutenzione reputazione ed una maggiore conoscenza relazionale del marchio (oltre la brand awareness).

Tecnologia e strumenti gratuiti per le pubbliche relazioni digitali

imageAlla base c’è l’abilità del blogger, come creare un blog WordPress e costruire profili su Facebook, Twitter, LinkedIn e altri importanti canali social. Occorre capire dove e come il pubblico di riferimento partecipa su diverse piattaforme, con una buona conoscenza d’uso.

Gli strumenti fondamentali

Strumenti di Sentiment Analysis

Altre ricerche sulla Brand Reputation

Applicarsi alle reti informali. La Social network Analysis alla base delle Digital PR.

imageRiporto in questo articolo un interessante approfondimento sull’applicazione della Social Network Analysis quale strumento di marketing e di analisi delle reti relazionali nei Social media applicabile anche alle reti informali di  un’azienda già approfondito in questo blog (es.: Social Network Analysis, i ruoli in una rete, all’origine dei social e Network Analysis. Morfologia delle Reti sociali).

Riporto qui di seguito un estratto del documento Social Network Analysis applicata.

  • Grado di conoscenza dell’altro individuo:
    La decisione dell’attore A di ricercare l’informazione presso l’attore B, è determinata dalla percezione che A ha della competenza di B riguardo la materia che sta ricercando.
    È per questo motivo necessario che A abbia qualche conoscenza delle competenze professionali di B, prima di contattarlo.
  • Valore attribuito all’altro individuo:
    La probabilità che A si rechi da B nel corso della sua ricerca, è proporzionale al valore che egli attribuisce alla conoscenza di B riguardo la materia ricercata.
  • imageGrado di accesso:
    La conoscenza e le capacità dell’attore B potranno essere utili ad A, solo nel caso in cui i le possa sfruttare a suo beneficio in un lasso di tempo per lui rilevante
    L’accessibilità di B e delle informazioni che possiede diventano perciò una delle variabili che i prende in considerazione.
    Dipendente anche dalla prossimità – closeness centrality, dal numero di passaggi che deve fare per accedere all’informazione (meno passaggi deve fare e più è indipendente).
  • Costo dell’informazione:
    L’attore A non ricercherà l’informazione da B, se reputa che tale ricerca possa essere troppo costosa in termini di rapporti personali o di obblighi da sostenere in un secondo momento.
    Es.: Reciprocità, la possibilità o meno di scambiare la cortesia a livello professionale o amicale

Questo documento elaborato da Giovanni Carturan, consente uno sviluppo di una metodologia e di un database in grado di rilevare i soggetti più importanti per il business all’interno di social network quali Facebook, Twitter, Google Plus, ecc..

 
Fonte immagine: Sociallearning.it